Workshop di fotografia CREATIVA

RICERCA E SVILUPPO DELLA CREATIVITA’ ESPRESSIVA E DELLO STILE PERSONALE DEL FOTOGRAFO

con Roberto Galassini

 

Una novità assoluta che FOTO D’ARTE Lab offre a tutti gli appassionati di fotografia, un corso di particolare valore formativo per scoprire e sviluppare le proprie potenzialità creative e metterle in atto.

 

DESCRIZIONE

Nel DISEGNO o nella PITTURA per identificare il talento di un disegnatore o di un pittore abitualmente si usano termini specifici quali “mano”, “tratto”, “segno”, “stile personale”.
Sono parole dal significato difficile da definire, di cui afferriamo il senso nel momento stesso in cui ne percepiamo l’esistenza, e delle quali ci serviamo per giudicare il valore di un’opera e del suo autore.

Ad esempio noi diciamo: “Quel disegnatore ha una bella mano”, oppure: “Quel dipinto si caratterizza per un segno grafico bello e maturo” e anche: “Quel pittore ha un tratto deciso e
personale”, e così via.

E quando diciamo questo non focalizziamo la nostra attenzione solo sul soggetto raffigurato nel disegno o nel quadro che stiamo esaminando, o sulla composizione, o sulla scelta dei colori, ma ci riferiamo a una prerogativa propria dell’autore, a una sua capacità immanente, che prescinde dall’opera realizzata e che costituisce la cifra stilistica del suo operare, qualunque sia il soggetto da lui affrontato, una paesaggio, un ritratto, un disegno astratto.

MANO, TRATTO, SEGNO, STILE : Sono termini ugualmente appropriati, anche per qualificare il FOTOGRAFO e la sua FOTOGRAFIA.

Quando guardiamo una fotografia, vediamo “la mano” del fotografo, ne vediamo il tratto caratteristico, se c’è…..perché può esserci o non esserci.

Mano, tratto e segno prescindono dalla singola opera visualizzata ma ne creano un enorme valore aggiunto.

Tutti i migliori autori-fotografi nella storia della fotografia hanno un tratto forte e deciso, tale per cui un qualunque loro scatto è immediatamente riconoscibile tra mille. Un tratto capace di manifestarsi in tutte le fotografie, che continua a caratterizzarsi per “la mano” del fotografo che le ha eseguite.

Perché la mano, il tratto, il segno fotografico vanno assai oltre la singola immagine, attraversano l’intera produzione di un fotografo, e sono la maggiore chiave di lettura del suo talento.

Alcuni esempi: Cartier-Bresson indubbiamente è tra questi, al punto che ogni sua fotografia, prima ancora di essere una fotografia di New York o di Parigi o dell’India o della Cina, è sempre prima di tutto una fotografia di Cartier-Bresson.

Gregory Colbert soprattutto, Robert Doisneau, Richard Avedon, Robert Capa….Ugo Mulas e Mario Giacomelli tra gli italiani…Elliott Erwitt, Gilbert Garcin sono fotografi dal tratto inconfondibile,
originale, preciso e sicuro.

ED E’ QUESTO UNO DEGLI ELEMENTI PIU’ IMPORTANTI CHE OGNI FOTOGRAFO DOVREBBE RICERCARE ALL’INTERNO DI SE STESSO E DEL SUO FOTOGRAFARE: CERCARE IL PROPRIO TRATTO, LA PROPRIA MANO, IL PROPRIO SEGNO DISTINTIVO E PERSONALE.

Cercare la propria espressione, attraverso un segno chiaro e distinguibile. Essere se stessi fotografando, così come ciascuno di noi è inconfondibilmente se stesso quando ci chiedono di fare un qualsiasi disegno, o di scrivere un piccolo racconto.

Se c’è la mano del disegnatore, o la mano dello scrittore c’è anche la mano del fotografo. E se c’è, è la prima cosa che vediamo quando guardiamo una fotografia, perché vediamo il fotografo, non più soltanto la fotografia.

Tra le tante fotografie di un fotografo, c’è sempre lo scatto meglio riuscito, c’è sempre la fotografia decorosa o perfino buona. Quello che manca, quasi sempre, è proprio ciò che farebbe di quella persona un vero fotografo, ad un livello veramente superiore: manca il tratto distintivo e personale, manca “la mano”.

Nonostante quanto detto, “la mano”, dentro di noi, c’è sempre ma, spesso o quasi sempre, è ben nascosta nei meandri della nostra mente quindi diventa una necessità iniziare a conoscere i propri meccanismi mentali per scoprire le grandi potenzialità di fotografo ancora inespresse, per poter poi fare un grande salto qualitativo personale.

Non vediamo le cose come sono ma, le vediamo come siamo!” – Carl Gutav Jung

Lo SCOPO del workshop è la presa di consapevolezza delle proprie facoltà espressive nascoste per stimolare quella parte della nostra mente atta a percepire, elaborare, inventare nuove soluzioni, formulando sintesi non convenzionali attraverso il linguaggio del segno del chiaro-scuro, del colore e di tutta l’immagine fotografica.

I RISULTATI spesso sono stupefacenti ed inaspettati e portano ad un salto qualitativo di grande soddisfazione e gratificazione personale.

 

A CHI SI RIVOLGE IL CORSO

Ad appassionati di fotografia e a tutti coloro che desiderano acquisire la consapevolezza delle proprie facoltà espressive.

ADATTO A TUTTI I LIVELLI

Un’ occasione unica per stimolare quella parte spesso nascosta della mente sede della creatività e dell’espressività, un’opportunità per elaborare e maturare nuove soluzioni attraverso il segno del chiaro-scuro, del colore e dell’immagine fotografica.

 

PROGRAMMA

Il programma è costituito da:

  • parte teorica, necessaria ed essenziale di conoscenza e presa di consapevolezza.
  • parte attitudinale con esercizi fotografici che i partecipanti potranno eseguire su indicazioni specifiche dell’insegnante per conto proprio durante i giorni di pausa tra un incontro e l’altro.
  • parte complementare basata sull’analisi e discussione delle opere realizzate dei partecipanti stessi.

Il corso si articola in:

  • 6 lezioni di 2,5 ore
  • 1 weekend fotografico “full immersion” di 8 ore con sessione pratica e revisione dei progetti

Elenco completo argomenti trattati

  • Considerazioni preliminari sul concetto di fotografia e sul suo significato
  • Motivazioni e finalità della fotografia attraverso l’analisi delle categorie basilari: la fotografia ricordo, la fotografia documento, la fotografia di reportage, la fotografia di viaggio, la fotografia espressiva, la fotografia creativa, la fotografia autoriale
  • La percezione della realtà attraverso i sensi
  • Elementi fondamentali della percezione visiva e psicodinamica della visione
  • Le immagini attraverso la vista: l’occhio e la conseguente elaborazione delle immagini della nostra mente
  • Il linguaggio del segno, dalla scrittura ideografica al simbolo
  • Significato e significante
  • Dalla sensazione alla visione e dalla visione alla sensazione. Interpretare e ricostruire le sensazioni visive
  • Importanza del linguaggio fotografico: nessuna regola, solo principi
  • Composizione dell’immagine: la lettura, il centro di attenzione primario e secondario, il punctus, diagonale primaria e secondaria. Sopra e sotto: due pesi molto diversi
  • Composizione e colore, composizione e diffusione. Accenni sulle linee di tensione
  • Il simbolo e l’allegoria nella fotografia
  • La fotogenia
  • Il principio fondamentale della creatività e analisi del suo funzionamento
  • Le funzioni diversificate della nostra mente ed il principio di “sintesi creativa”
  • Diversità tra comunicazione visiva “calda” e “fredda”. I significati cromatico-psicologici
  • Alla ricerca di un alfabeto visivo individuale all’interno di uno più universale
  • Come trovare le condizioni per esprimersi più liberamente, svincolarsi da preconcetti mentali e scoprire un universo dentro di noi
  • La creatività non possiede la cognizione del tempo: come fare per stimolarla
  • Esercizi individuali e collettivi per sviluppare la creatività ed associare altri sensi per potenziare il linguaggio creativo visivo
  • Come sfruttare i ricordi e le associazioni di idee per incrementare la creatività e trasformare le proprie sensazioni ed emozioni in una fotografia
  • Il metodo del “brainstorming”
  • L’influenza degli automatismi nei confronti della fotografia creativa
  • Il linguaggio per sequenza fotografica: in cosa differisce rispetto all’espressione della foto singola
  • La progettazione istantanea di una foto rispetto al messaggio desiderato, l’ importanza del colpo d’occhio e di come si sviluppa
  • Efficacia comunicativa di una fotografia
  • Consigli su come evitare gli errori più comuni e più gravi, sia tecnici che compositivi nelle fotografie
  • La diversità tra una bella fotografia e una buona fotografia
  • Ricerca e sviluppo dello stile personale
  • Analisi e discussione di fotografie di autori e degli stessi allievi
  • Accenni sulle caratteristiche della luce, imparare a riconoscere la luce buona per scattare una foto, come modificare le caratteristiche di un’atmosfera esistente per ricondurla a nostro gusto. Quando è meglio non scattare una foto

 

 

EXTRA

E’ prevista una mostra fotografica finale con gli scatti realizzati dai partecipanti.

 

PERSONALE

DOCENTE

Roberto-Galassini

Roberto Galassini D.O.P (Director of Photography), docente formatore di Arti Fotografiche

Biografia

Autore e Direttore della fotografia, fotografo, esperto di illuminotecnica e infine docente.

Inserito nell’elenco internazionale ufficiale ”Direttori della Fotografia” e collaboratore I.M.A. (Italian Magic Artists).

Inizia come fotografo di reportage e news nel 1980 (“La Città ”, “LA NAZIONE” e “A.N.S.A.”) per poi continuare nei settori, prima “fashion” e poi “still-life”, con studio e applicazioni di tecniche speciali nella fotografia scientifica.

Parallelamente si dedica alla fotografia espressiva allestendo mostre in vari contesti culturali.

Nel 1981 fonda l’associazione culturale “FOTOART”: per la promozione dell’immagine fotografica “creativa non convenzionale” e contro la fotografia “accademica” impersonale e stereotipata.

Nel 1982 diventa uno dei soci fondatori dell’associazione culturale G.R.A.F.S. Kinoglaz (Gruppo Ricerca Audiovisiva Fotografica Sperimentale).

Grazie a tali contesti sperimenta e divulga nuovi linguaggi fotografici e nuove tecniche. Dal 1980 affronta, lo spettacolare settore della MULTIVISION, creando numerosi spettacoli multimediali anche in ambito internazionale (collaborando come fotografo-regista per le case di produzione di audiovisivi fotografici “D.A.V. MULTIVISION”© e “G.R.A.F.S Kinoglaz”©), che lo avvicinano sempre più alla fotografia in movimento, che approfondirà nell’uso dell’immagine filmata cinematografica e video.

Dal 1986 partecipa a innumerevoli produzioni come operatore e in seguito come direttore della fotografia.

Ideatore e promotore anche di nuove tecniche fotografiche e di ripresa.

Tester per attrezzature del settore fotografico e video-cinematografico.

Nella sua carriera ha partecipato a molteplici tipologie di produzioni foto-video-cinematografiche: mostre, video-Art, audiovisivi fotografici, multivisioni-multimediali, installazioni multimediali, videoclip musicali per i più famosi cantanti italiani, spot pubblicitari, documentari. Durante la sua carriera professionale si è appassionato anche alla didattica che pratica con soddisfazione dal 1987.

Si diletta ormai da molto tempo in giurie, incontri e conferenze. E’ inoltre tester delle più note case produttrici di fotocamere ed accessori.

TUTOR
Il gruppo dei tutor è costituito da appassionati di fotografia, molti dei quali si sono formati coi nostri corsi, motivati nel condividere con i nuovi iscritti l’esperienza maturata in questi anni portando avanti le numerose iniziative dell’associazione.

 Iscriviti alla nostra newsletter per sapere quando aprono le iscrizioni e ricevere speciali sconti!