Quello che vede l’artista, quello che vede un bambino e quello che vede il pubblico, è, a volte, pericolosamente diverso.
Sally Mann è nata in Virginia, dove ancora vive con suo marito e tre figli, grandi protagonisti delle sue fotografie.
Frequenta tra il 1971 ed il 1973 vari corsi di fotografia, tra i quali lo Yosemite workshop con Ansel Adams, partecipa a mostre già dalla fine degli anni settanta e pubblica molti libri fotografici.
Durante la sua carriera ha prodotto vari tipi di immagini, ritratti, architettura, paesaggi e still life.
Probabilmente il suo lavoro più conosciuto sono i ritratti della famiglia, dei figli da piccoli e del marito, le fotografie dei suoi bambini spesso nudi o seminudi, sporchi, in pose disinvolte e naturali hanno attirato qualche controversia nel tempo, ma è sempre rimasta una fotografa influente con un grande pubblico e un grande successo.
Nel 2001 Il TIME Magazine la nomina “migliore fotografa d’ America”, alcune foto appaiono per due volte sulla copertina del New York Times, è stata anche il soggetto di due film documentari, Blood Ties nel 1994 e What Remains nel 2006.
Uno dei suoi ultimi lavori, dopo più di sei anni di intervallo, ha come protagonista suo marito che soffre di distrofia muscolare, un ritratto molto intimo e sofferto di un momento vulnerabile.
Dice “le fotografie sono porte aperte sul passato ma ti permettono anche uno sguardo al futuro”.
FEDERICO ELMI
Zantedeschia aethiopica
DAVIDE BARTOLINI
La fotografia è arte. Per un fotografo, il modo più semplice di portare in superficie e rendere visibile, quanto di più profondo abbia in sé.
GABRIELE FERRUCCI
Nessuno ascolta gli adolescenti .
Tutti pensano che uno e’felice solo perché è’ giovane.
Nessuno vede la guerra che combattono ogni giorno.